La Putin Doll è una linea di bambole tutte simili, interscambiabili negli abiti e nei ruoli, commercializzata da Mattel Corporation e ideata sul modello di una partigiana filorussa.
Con accessori vendibili separatamente, è – secondo le contingenze – interscambiale con tratti identitari della politica filopalestinese, filoiraniana, filosiriana.
Per venire incontro alla clientela più esigente, non ha deluso le aspettative la Putin Doll Anti-NATO. In programmato contrasto con l’Occidente, la Putin Doll Anti-NATO, legge Marx, ama immergersi in appassionati dibattiti sociali e si accompagna a un cane dai vicini accusato di abbaiare ai limiti del loro confine.
Sebbene l’intrattenimento digitale abbia significativamente aggredito la sfera dei giochi tradizionali, la Putin Doll occupa un capitolo prevalente nei bilanci dell’azienda produttrice.
Dopo il lancio dell’Ukrainian Putin Doll, distintasi per l’innovativa politica di diffusione – un’autentica invasione di mercato secondo gli esperti -, ultima arrivata di casa Mattel è la Io sono Georgia Putin Doll.
Ispirata alle proteste e agli scontri che da settimane imperversano fuori dalla sede del Parlamento di Tbilisi, la bambola si caratterizza per un originale outfit antisommossa, anfibi e bandiera dell’Europa.
Vendibile in abbinamento a Ken Caracciolo, è strutturalmente realizzata per reggersi in piedi da sola, è idrorepellente e respinge le Mosche.
Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.
Scivolata sui gradini di BRISTOL.
Cicisbeo è bello
Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.
Rutti
Abituati come siamo a esaltare l’autoreferenza di frettolosi interpreti digitali, abbiamo a tal punto smarrito la misura dell’arte da licenziare come stolto egocentrico uno dei più abili e corrosivi autori presenti sulla scena italiana. Autore di composizioni sopraffine e di scazzi memorabili, ha da solo nobilitato l’ultimo concerto del Primo maggio lanciando strali contro la…
Sabato antifascista
All’apparenza sembrava un sabato qualunque, di quelli che già profumano di domenica, di sveglie ritardate, di pigrizia pomeridiana. Ma non per tutti. Per Benito era il primo sabato antifascista. Così, dopo essersi lui medesimo dichiarato antifascista, Benito, alleggerito dalle funzioni corporali, si recò in cucina, accese i fornelli e avviò la preparazione del caffè dosato…
Il demone
La beffa più grande che Simone Inzaghi abbia allestito dal suo approdo alla guida dell’Inter, parafrasando Keyser Söze ne I soliti sospetti, è stato convincere il mondo che lui non esistesse. Non esisteva quando, immersa nell’amnio del recente passato, la Juventus richiamava al capezzale Massimiliano Allegri. Non esisteva quando, per allineare i bilanci a più sostenibili…
ambiente Calcio comune Corona virus Costume Di Maio Elezioni Elezioni comunali europa eventi Facebook Giorgia Meloni giornalismo Giuseppe Conte Governo Governo Conte Guerra Inter Internet Intervista isis italia Lega M5S Matteo Salvini Migranti morte Movimento Cinque Stelle musica paesi papa Francesco Parodia PD politica Razzismo Russia Salvini Santa Teresa Gallura Sardegna Serie A società Turismo Ucraina Viaggio voto
Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?