E’ davvero istrionica e mai banale la scelta comunicativa di Massimiliano Allegri, l’allenatore più pagato della serie A, con il monte ingaggi più costoso della serie A, artefice di vittorie eclatanti e cadute rovinose.

Un impegno logorante, il suo, che assistendo all’indebolimento di consolidati meccanismi feudali, scaltro sposta sugli antagonisti la paura e l’onta del fallimento.

Un’erudita esibizione di numeri, statistiche, ricorsi storici, esaurisce un prontuario barocco e ridondante nel quale, anche fuori dal terreno di gioco, si perpetua l’arte della difesa.

Come se la miliardaria dote per lui investita fosse un mero valore accademico. Come se l’ambizione della proprietà culminasse nel riscatto sociale di speranzosi atleti ai quali nulla si può pretendere.

E allora, parola alla difesa.


L’attacco fa vincere le partite, ma la difesa i campionati. [John Madden]


  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

La Putin Doll

La Putin Doll è una linea di bambole tutte simili, interscambiabili negli abiti e nei ruoli, commercializzata da Mattel Corporation  e ideata sul modello di una partigiana filorussa. Con accessori vendibili separatamente, è – secondo le contingenze – interscambiale con tratti identitari della politica filopalestinese, filoiraniana, filosiriana. Per venire incontro alla clientela più esigente, non ha…

Rutti

Abituati come siamo a esaltare l’autoreferenza di frettolosi interpreti digitali, abbiamo a tal punto smarrito la misura dell’arte da licenziare come stolto egocentrico uno dei più abili e corrosivi autori presenti sulla scena italiana. Autore di composizioni sopraffine e di scazzi memorabili, ha da solo nobilitato l’ultimo concerto del Primo maggio lanciando strali contro la…

Sabato antifascista

All’apparenza sembrava un sabato qualunque, di quelli che già profumano di domenica, di sveglie ritardate, di pigrizia pomeridiana. Ma non per tutti. Per Benito era il primo sabato antifascista. Così, dopo essersi lui medesimo dichiarato antifascista, Benito, alleggerito dalle funzioni corporali, si recò in cucina, accese i fornelli e avviò la preparazione del caffè dosato…

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