Ballata dell’elettore cieco

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[De Andrè – Muntoni]


Un uomo onesto di nome Paolo
Tralalalalla Tralallaleru
S’infatuò ingenuamente
D’un PD che non lo amava niente.

Gli disse: “Portami domani
Tralalalalla Tralallaleru
Gli disse: “Portami domani
Il voto alle primarie a basse mani.

Lui dal PD andò deciso
Tralalalalla Tralallaleru
Col vecchio sindaco strappò
E dritto al voto si lanciò.

Non fu golpista ma masochista
Tralalalalla Tralallaleru
Non più bastò la Comunista
Di mera gioventù non puoi far la lista.

Gli disse elettor: “Se mi vuoi bene
Tralalalalla Tralallaleru
Gli disse elettor: “Se mi vuoi bene,
Votami da Ruoni alla Silene.

Vice e assessori lui gli bocciò
Tralalalalla Tralallaleru
E quando l’accordo vacillò
Nell’ombra di una sera con Lei firmò.

Gli disse allor ridendo forte
Tralalalalla Tralallaleru
Gli disse allor ridendo forte
L’ultima tua prova sarà la morte“.

E mentre lo spoglio lento usciva
E ormai cambiava il suo colore
La gioventù l’urna puniva
Un uomo s’era ucciso per il suo ardore.

Pallido in viso e muto d’accento
Tralalalalla Tralallaleru
Egli fu preso da sgomento
Quando eclissarsi vide E’ il momento.

Vide il momento tutto d’un fiato
Quando a lui nulla era restato
Non il suo logo né la sua fede
Ma solo il nome barrato nelle sue schede.


Classificazione: 1 su 5.
  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

Parola di un ipocrita

Indagando la composita sfera di parenti, amici, conoscenti, è raro scorgere persone che abbiano mai fatto ammissione della propria ipocrisia. Il quesito sorge allora spontaneo: se l’ipocrisia è tanto diffusa e radicata, perché ostracizzarla? Perché non annoverarla tra le sane manifestazioni dell’animo umano? Ha davvero senso indignarsi, dissimulare, se nessuno può dirsi immune? Passaggio obbligatorio…

La Putin Doll

La Putin Doll è una linea di bambole tutte simili, interscambiabili negli abiti e nei ruoli, commercializzata da Mattel Corporation  e ideata sul modello di una partigiana filorussa. Con accessori vendibili separatamente, è – secondo le contingenze – interscambiale con tratti identitari della politica filopalestinese, filoiraniana, filosiriana. Per venire incontro alla clientela più esigente, non ha…

Rutti

Abituati come siamo a esaltare l’autoreferenza di frettolosi interpreti digitali, abbiamo a tal punto smarrito la misura dell’arte da licenziare come stolto egocentrico uno dei più abili e corrosivi autori presenti sulla scena italiana. Autore di composizioni sopraffine e di scazzi memorabili, ha da solo nobilitato l’ultimo concerto del Primo maggio lanciando strali contro la…


Prima cittadina

In un giorno drammatico, funestato dal lutto e reso viscido dalla pioggia, Nadia Matta, capolista di Futuro Diverso, è il nuovo sindaco di Santa Teresa Gallura.

In difetto di un preciso indice di rilevazione, è audace parlare di ribaltamento dei pronostici; di sicuro, nei commenti a margine degli aperitivi elettorali, la prima cittadina non partiva da una posizione di favore. Ha avuto il merito di crederci, di intercettare le perplessità e di tramutare in consenso le incertezze suscitate dalla composizione di un modello acerbo, che nell’anagrafe esauriva tutti i suoi pregi e tutti i suoi difetti. Un peccato di gioventù che ha sottodimensionato le paure, gli umori,  i gradienti dell’orientamento popolare.

Con le rinnovate misure sanitarie, un’emergenza economica ancora da interpretare, l’ufficio del nuovo Sindaco sarà presto incandescente, dovrà adottare decisioni che si annunciano gravose e dovrà conciliarle con gli impegni assunti in campagna elettorale. Agli sconfitti l’onere di trasformare i banchi della minoranza in un’opportunità, contenendo la fierezza, conquistando credibilità e facendo proprio l’adagio democristiano secondo cui perdere può anche voler dire non vincere al momento giusto.

Abbiamo assistito a una campagna elettorale imbarazzante, suggerisco una riflessione sulla percentuale degli astenuti.

Classificazione: 1 su 5.
  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

Sabato antifascista

All’apparenza sembrava un sabato qualunque, di quelli che già profumano di domenica, di sveglie ritardate, di pigrizia pomeridiana. Ma non per tutti. Per Benito era il primo sabato antifascista. Così, dopo essersi lui medesimo dichiarato antifascista, Benito, alleggerito dalle funzioni corporali, si recò in cucina, accese i fornelli e avviò la preparazione del caffè dosato…

Il demone

La beffa più grande che Simone Inzaghi abbia allestito dal suo approdo alla guida dell’Inter, parafrasando Keyser Söze ne I soliti sospetti, è stato convincere il mondo che lui non esistesse. Non esisteva quando, immersa nell’amnio del recente passato, la Juventus richiamava al capezzale Massimiliano Allegri. Non esisteva quando, per allineare i bilanci a più sostenibili…

La ruota

**** C’era una ruota molto carina Scendendo al porto, giù alla marinaNon si poteva salirci dentroQuando ostinato soffiava il vento Non si poteva vedere nienteIn quella zona non c’era gente Non si poteva fare pipìIl depuratore era già lì Ma era bella, bella davveroMeglio di quelle di Olbia e di AlgheroMa era bella, bella davveroE…

Il santino elettorale

Care amiche, cari amici, cittadine e cittadini,

per quanti ancora non mi conoscano, il mio nome è Santino Elettorale, sono un giovane di vent’anni, ma anche un’uomo maturo di ottanta; sono sposato con una donna che mi ha dato due figli, ma anche un uomo libero senza moglie e senza figli; sono un affermato professionista, ma anche un disoccupato incline alla nullafacenza. Ho voluto chiudere la mia campagna elettorale qui nel mio paese, a Santa Teresa, raccogliendo il testimone dei miei predecessori, non solo perché amo Santa Teresa, la sua gente, la sua pervicace impermeabilità alla polemica, ma anche per riaffermare, nel pieno di una pandemia che solo noi avevamo previsto, l’esigenza di un ritorno della politica alla dimensione del territorio.

Durante questa campagna elettorale, sono stato raccolto da donne, uomini, giovani, dai cui occhi traspariva l’abisso che mi chiedevano di colmare. A parte quella volta che, prima di essere abbandonato tra le foglie, ho scoperto che a guardarmi non era precisamente un occhio.

Il mio impegno personale, cittadine e cittadini, sarà nel solco di un’illustre tradizione familiare. Chi ha accompagnato il mio percorso sa quanto la politica sia infusa nel mio cognome e quanta ispirazione ogni scelta della mia vita sia stata da essa influenzata.

In nessuna casa come nella mia fluttua l’iperbole della retorica politica. E’ ancora vivida nella memoria locale quella volta in cui, non per sciopero ma perché si era esaurita la bombola, mamma non ci fece trovare il pranzo pronto. Quel giorno papà salì sulla sedia e con tono solenne, grave come un patriarca, con una mano sul cuore, ci disse: «Moglie e figli miei, sangue del mio sangue, se mi accorderete la vostra fiducia, vi prometto che nei prossimi cinque anni sarà garantita all’intera vostra famiglia una fornitura di gas sufficiente a coprire l’intero fabbisogno domestico».

Discese allora dalla sedia e, mentre smarriti lo seguivamo con lo sguardo, si diresse verso la porta e uscì in cortile. Fece rientro pochi istanti dopo con una bombola sulle spalle.

Papà era il bombolaio del paese.

«La Politica ha bisogno di ritornare tra la gente» disse avvitando la chiave in acciaio nichelato da 25 mm. E nel frattempo le nostre viscere reclamavano alimento.

Questo frammento nostalgico, di sapore letterario, amiche e amici, per ricordarvi che domenica e lunedì ogni cittadino sarà chiamato a esprimere un voto, liberando nella grafite le sue aspirazioni, i suoi sogni, la sua idea di paese, che strenuamente difenderà fino a quando il suo interesse personale non sarà travolto dall’interesse collettivo.

Chiedo per questo il vostro voto.

Perché la politica sia selettiva e inclusiva.
Perché a vincere non dev’essere qualcuno ma tutti.
Perché non è l’atleta che non sbarca, siamo noi che gli abbiamo finora negato l’approdo.
Perché Santa Teresa non è solo mare.
Ma soprattutto perché siamo a ottobre, l’inverno e lungo e ho le rate da pagare.

Vota il cambiamento. Vota la restaurazione. Vota Santino Elettorale.


Ricordati che puoi esprimere due preferenze, un uomo e una donna, purché della stessa lista. Se hai piacere, vota me e mia moglie.

Classificazione: 1 su 5.
  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

EST

Compulsando i diari dei viaggiatori, nella programmazione della nuova meta, mi è rimasto impresso il commento di una ragazza che, in termini esperienziali, affermava che la Romania non le aveva lasciato nulla. Un commento netto, algido, prossimo all’indifferenza. Sarà la mia passione per i paesi dell’est Europa, la ferita portata a quelle terre dalla spietatezza…

Fronte del talco

Sulla cima della torre c’è una magica cittàAbitanti e comitati già se stanno a dissocia’C’è una lieve fuoriuscita che ancora Ernia non èÈ scurrile e un po’ malsana e si cura con il rap Al Don, al Don non piace saiParlan di droghe di soldi e di guaiDi anfetamina, di orge e di gay, sei,…

Ti faccio nero

Sarò perentorio: secondo me Acerbi – che non è un razzista – quelle parole le ha dette, e anche se nessuna prova può documentarlo, ha commesso una stupidaggine. Una stupidaggine perché è anche a lui nota la sensibilità, solo cosmetica, con la quale l’opinione pubblica si pone rispetto al tema del razzismo e alle frequenti…

Intervista a Nadia Matta

Nadia Matta, insegnante, mamma di Giovanni e Alessandro. Dopo un’esperienza amministrativa dai banchi dell’opposizione, è la candidata alla carica di Sindaco per la lista Futuro Diverso.

[D] Buongiorno Nadia Matta, essendo il suo un esordio in questo spazio, ci parli di lei. Chi è Nadia , di cosa si occupa, quali sono le sue esperienze?
[R] Buongiorno a lei. Sono un’insegnante, con l’incarico di primo collaboratore del dirigente scolastico. La mia professione mi ha insegnato a lavorare in gruppo e ad interfacciarmi con le famiglie e con empatia e sensibilità cercare di capire tutte le problematiche. Questa esperienza trentennale sicuramente, se i teresini me ne daranno la possibilità, sarà un buon bagaglio per poter amministrare.

[D] Ha letto l’intervista a Paolo Sardo?
[R] Sì.

[D] Qual è stato il suo sentimento prevalente dopo la lettura dell’intervista?
[R] Sconcerto.

[D] Invertendo i ruoli, che domanda avrebbe fatto al suo avversario?
[R] Perché ha pensato che “ il momento” sia arrivato ora e non cinque anni fa? Praticamente la stessa che ha fatto lei, ma la risposta non mi è piaciuta. Quando si amministra deve essere il momento di tutti e non solo del sindaco.

[D] Rispetto alle dinamiche della lista concorrente, che ha rimesso il verdetto alle primarie, la sua designazione è stata meno battagliata: com’ è nata la sua candidatura?
[R] Molte delle persone con le quali ho condiviso un percorso di diversi mesi, hanno visto la mia persona come quella giusta ad assumere la carica di capolista in questa tornata elettorale; non nego che ci siano stati strappi, ritorni, allontanamenti definitivi e mancati coinvolgimenti, anche per mia scelta. Non ho voluto rinunciare ai miei principi e non ho accettato di fare patti con il diavolo. È stato comunque un percorso travagliato e ostacolato. Provengo dagli scranni della minoranza, un’esperienza della quale avrò un buon ricordo per i rapporti umani costruiti con gli altri membri della minoranza, ma pessima per quanto riguarda l’aspetto politico, immaginavo un percorso fatto di condivisione e collaborazione con la maggioranza.

[D] Qual è stato l’allontanamento per Lei più traumatizzante?
[R] Non parlerei di trauma, ma di dispiacere: poche persone che poi si sono riavvicinate, una è in lista, gli altri sono sostenitori. Di tutti gli altri rispetto la scelta, e nessun trauma.

[D] Giudica le primarie uno strumento idoneo alla selezione della classe dirigente?
[R] Diciamo di sì, dovrebbe essere uno strumento utile e democratico; dico dovrebbe, se chi vota ha solo l’intento di scegliere il migliore e non altri.

[D] Quale precipua responsabilità attribuisce all’amministrazione uscente?
[R] In questo momento non m’interessa attribuire delle responsabilità all’amministrazione uscente, l’ho fatto da consigliere di minoranza. Il mio ruolo ora è quello di presentare la mia lista e il mio programma e far capire agli elettori che non stiamo andando a giocare una partita di calcetto, ma ad amministrare un paese difficile in un contesto di fragilità mondiale economica e sanitaria.

[D] Nel sentimento comune, quella di Paolo Sardo è percepita come la lista dei giovani; che lista è Futuro Adesso?
[R] La mia squadra è rappresentativa sia per l’età, sia per il tessuto sociale. I giovani rappresentano il dieci per cento dei nostri elettori;  in lista sono presenti quattro giovani imprenditori, il giusto numero, titolari di sane attività  e che hanno dimostrato di avere la testa sulle spalle. Gli altri dodici candidati sono donne e uomini con un bagaglio di esperienza lavorativa importante e questo  permetterà di trasferire le loro  conoscenze e competenze nell’attività amministrativa. Abbiamo le persone giuste e competenti che possono ricoprire  gli incarichi di una Giunta e di un  Consiglio, e questo credo sia fondamentale per il compito serio e importante che andremo a ricoprire.  In poche parole, non abbiamo bisogno di trovare figure esterne per svolgere l’incarico di assessore. I teresini non avranno sorprese, si ritroveranno ad amministrare le stesse persone che hanno votato.  La stessa cosa non accadrà se dovesse vincere Paolo Sardo, le sorprese ci saranno, e che sorprese!

[D] Nell’amministrazione di un paese è più importante che gli assessori siano eletti dai cittadini o che siano persone competenti e qualificate?
[R] È importante che siano stati eletti dai cittadini, ecco perché è importante avere in lista persone competenti.

[D] Cosa risponde a Paolo Sardo che, interpellato in merito alla lista civetta, ha parlato di un deliberato vostro proposito di far commissariare il paese?
[R] Giorni prima della presentazione della lista ho ricevuto diverse telefonate da Paolo Sardo, da Andrea Ogno e da altri loro sostenitori, per chiedermi se avrei presentato la lista. Ho sempre detto che l’avrei presentata anche di dodici elementi e non avevo nessuna intenzione di far commissariare il Comune; poi – tre giorni prima della chiusura – mi sono ritrovata con venti persone in lista. Le persone che mi avevano detto no, dopo aver visto la lista di Paolo Sardo, si sono preoccupate per le sorti del paese e hanno deciso di mettersi in gioco. Dunque, ho dovuto scegliere sedici persone tra i venti.

La lista civetta è stata una dichiarazione di consapevolezza di sapere di non piacere a metà dell’elettorato. Vedere chi stava presentando le carte della lista civetta, cioè alcuni elementi che fanno parte della politica del passato, mi ha fatto capire che questi giovani non sono indipendenti; purtroppo sono ancora pilotati da alcuni elementi del PD locale molto conosciuti.

[D] Come replica all’affermazione di Paolo Sardo: «C’è tutta la Giunta Bardanzellu nella lista di Nadia, e qui mi fermo»?
[R] Rispondo che sono onorata della presenza di quattro persone che hanno fatto parte della lista Bardanzellu; cinque anni di Amministrazione che sicuramente non hanno creato i danni irreversibili di talune amministrazioni: ad esempio il consumo smisurato del territorio attraverso una cementificazione selvaggia espressa con la costruzione di condomini, anziché di strutture alberghiere o residenziali fruibili da un target di turisti di livello medio-alto. Tengo inoltre a precisare che è stato lasciato un bilancio in attivo in eredità alla Giunta Pisciottu e tutte le opere fatte o finanziate nel quinquennio 2005/2010:

  • Lavori di completamento struttura adibita a parcheggio a servizio del porto turistico di Santa Teresa Gallura 580.000 €
  • Riattamento è messa a norma dell’edificio adibito a scuola materna nella frazione di Porto Pozzo 50.000 €
  • Lavori di riqualificazione urbana , ambientale , paesaggistica e architettonica della Via Nazionale e parte della P.zza Villamarina 1.400.000 €
  • Lavori di riqualificazione della viabilità lungo la banchina del porto commerciale e turistico di Santa Teresa Gallura 850.000 €
  • Lavori di manutenzione straordinaria della passerella pedonale ( ponte in legno) nel porto turistico di Santa Teresa 240.000 €
  • Interventi per la tutela e la valorizzazione dell’area SIC di Capo Testa ( opere per la fruizione naturalistica e balneare- realizzazione passerelle di accesso agli arenili e servizi igienici) 1.300.000 €
  • Realizzazione di struttura di promozione turistica nella frazione di Porto Pozzo ( farmacia) 320.000 €
  • Interventi per la difesa del bacino portuale di Santa Teresa ( pontile frangiflutti) 1.091.430 €
  • Rifacimento del manto stradale della strada di accesso all’abitato di Capo Testa 1.171.000 €
  • Interventi di recupero funzionale di alcuni tratti di viabilità urbana di collegamento tra la Via Angioy nel centro urbano di Santa Teresa ( rifacimento Via Cairoli) 680.000 €
  • Interventi di manutenzione straordinaria edificio Palasport e sostituzione di n 2 torri faro del campo sportivo 110.000 €
  • Intervento di riqualificazione urbana di ViaDel Porto 774.680 €
  • Intervento di riqualificazione urbana di Via Carlo Felice 607.000 €
  • Realizzazione svincolo stradale tra la strada Provinciale n 90 per Castelsardo e la strada Comunale di La Colba 88.000 €
  • Intervento di riqualificazione urbana di Via Angioy 551.000 €
  • Realizzazione edificio adibito a Club-House nella frazione di Porto Pozzo 195.000 €
  • Intervento di manutenzione straordinaria di Via Amsicora 139.000 euro
  • Intervento di manutenzione straordinaria della Via Cavour 110.000 €

Questo è solo l’elenco di tutti gli interventi straordinari; non sono compresi quelli di ordinaria amministrazione e non sto ad elencare altre iniziative. Ne cito una per tutte: la raccolta differenziata.

[D] Perché la composizione delle liste ha richiesto così tanto tempo? Programmi e candidature non dovevano essere già pronti per le elezioni di giugno?
[R] Il mio gruppo organizzava incontri dal mese di novembre, fino a marzo siamo arrivati divisi e si sperava sempre in una reunion. Il lockdown ci ha destabilizzati fino a maggio, poi la stagione estiva che ha impegnato la maggior parte dei componenti; siamo arrivati così a settembre un po’ impreparati, anche se con le idee molto chiare sulle scelte dei candidati e delle linee programmatiche.

[D] A Paolo Sardo ho chiesto se ha senso fare campagna elettorale in un paese in cui la popolazione, ancor prima della pubblicazione dei programmi (che non legge), ha già deciso chi votare: cosa ne pensa?
[R] È giusto far conoscere i propri programmi e candidati; ho comunque la convinzione che gli elettori che non hanno le idee chiare siano pochi.

[D] In caso di elezione, quale sarà il suo primo atto da Sindaco?
[R] Credo che le priorità siano tante, ma la pianificazione per non farci cogliere impreparati nelle stagioni primavera-estate credo sia fondamentale.

[D] Di quale suo atto politico è più orgogliosa e di quale si è pentita?
[R] Sono orgogliosa di tutto il mio percorso di consigliere di minoranza, ho sempre presenziato ai Consigli, in cinque anni mi sono assentata due volte per motivi di salute; insieme agli altri consiglieri di minoranza abbiamo scritto centinaia di dichiarazioni di voto con suggerimenti operativi e interrogazioni. Me ne ricordo una fra tante: la nostra ferma contrarietà a pregiudicare, con la costruzione dell’eco-centro, una delle aree a maggiore potenzialità di sviluppo sotto gli aspetti agricolo, zootecnico, culturale e, non meno importante, “porta” di ingresso alla quale è affidata l’immagine del paese. Mi sono pentita di essere stata troppo signorile durante le sedute di Consiglio Comunale e di non aver comunicato ai cittadini le nostre azioni, rimaste chiuse in aula consiliare.

[D] Esistono argomenti comuni sui quali Lei e Paolo Sardo potete convergere?
[R] Credo che le idee e i programmi convergano abbastanza, bisogna vedere se si possiedono gli strumenti giusti per poterli attuare.

[D] Cosa vi differenzia nella gestione dell’Area Marina Protetta?
[R] L’AMP se gestita bene potrebbe diventare un valore aggiunto per il nostro territorio, ma allo stesso tempo dobbiamo lavorare sul Regolamento affinché non sia eccessivamente restrittivo per lo svolgimento di quelle attività legate al mare, dobbiamo fare in modo che crei economia e non che la comprometta.

[D] Alla Cittadella dello Sport, proposta dalla lista E’ il momento, Futuro Diverso ribatte con il Progetto Baltimora: di cosa si tratta?
[R] La cittadella sportiva era presente nel Documento Unico di Programmazione del periodo in cui Andrea Ogno è stato delegato allo sport, ma ci siamo fatti cadere i fari a terra rischiando la vita dei bambini. Ripeto, ai programmi devono seguire i fatti, non si può rimanere cinque anni fermi, senza fare neanche gli interventi di ordinaria amministrazione, e poi, gli ultimi mesi, si cerca di far qualcosa per far dimenticare l’inettitudine dei cinque anni di mandato.
Il mio progetto valorizza tutti gli sport, non solo il calcio a cui tutti per tradizione siamo più legati. Il progetto non arriva da Baltimora, ma da un imprenditore di Sassari concessionario esclusivo per l’Italia del prodotto Parco Fitness. Questo progetto sarà presente anche ad Alghero. Tengo a precisare che, anche se avessimo copiato da Baltimora, non ci sarebbe niente di male. Credo che copiare ciò che c’è di interessante in giro per il mondo non sia negativo, lo è piuttosto essere chiusi e ottusi pensando di non aver bisogno di copiare.

[D] Nel vostro programma torna in auge l’idea della piscina comunale: esiste uno studio di fattibilità dell’opera, e dei relativi i costi, o, come afferma il suo avversario – a detta del quale l’opera affosserebbe l’ente gestore – parliamo del libro dei sogni?
[R] La differenza fra noi e loro sta nella responsabilità dimostrata per non aver scritto un programma da libro dei sogni. Non vedo sogni nel mio programma, ma progetti realizzabili a breve, a medio e a lungo termine con l’impegno di non indebitare il Comune come lo è ora, ma trovare i finanziamenti ad hoc.

[D] La piscina?
[R] L’ente gestore non deve essere per forza il Comune, la stessa cosa vale per i costi di costruzione. Esistono gli scambi perequativi che bisogna adottare spesso se vogliamo dotare il Comune di strutture importanti. La piscina è una richiesta dell’utenza e noi vorremmo, finalmente, trovare il modo per costruirla, pensando ad un centro polivalente dove si possano svolgere tutte le attività legate al nuoto, soprattutto quelle rivolte alla disabilità e alla riabilitazione, con l’obiettivo di diventare un centro d’eccellenza per la zona.

[D] Nel suo programma parla di rilancio economico e sociale?
[R] Il mio programma mira soprattutto al rilancio sociale e a quello economico attraverso il rilancio del turismo e di tutte le attività correlate; non ci dimentichiamo che, nonostante il buon Dio ci abbia donato un paradiso con infinite potenzialità, siamo il paese della Gallura che ha il reddito pro-capite più basso, trovo che sia il fallimento di trent’anni di politica sbagliata.
Il mio sogno è solo uno e credo sia realizzabilissimo. Favorire l’occupazione e il lavoro ampliando e consolidando i periodi lavorativi. Metteremo in atto strategie che possano migliorare la situazione economica degli abitanti di Santa Teresa; ciò può avvenire valorizzando attività come la pesca e l’agricoltura, ma soprattutto potenziando l’attività turistica, volàno della nostra economia. Il turismo balneare non è più sufficiente a garantire tranquillità e benessere agli operatori turistici, a tutte le attività correlate e ai lavoratori dipendenti che spesso si trovano costretti a lavorare altrove o a garantire un minimo di sopravvivenza alla famiglia attingendo alla disoccupazione oppure al reddito di cittadinanza. Per garantire prosperità è necessario differenziare l’offerta a seconda della stagionalità, non puntando solo sul turismo balneare che dovrà essere più di qualità, ma anche su altri tipi di turismo: culturale, sportivo, scolastico, crocieristico, enogastronomico, congressuale.

[D] Mi consenta di obiettarle che su queste riflessioni siamo tutti d’accordo – anche Paolo Sardo, secondo me – e lo siamo perché sono dichiarazioni d’intento, artifici retorici spendibili in campagna elettorale. Ho mosso la stessa critica al suo avversario a proposito della valorizzazione del Castello. Personalmente, da un candidato sindaco pretendo altro. Un candidato sindaco non può parlarmi di diversificazione dell’offerta turistica, deve dirmi in concreto come intende diversificare e indicare gli strumenti e i piani strategici attraverso i quali intende farlo. Prendiamo il turismo, in nostro settore trainante: attraverso quali strumenti, in concreto, la sua amministrazione dovrebbe riuscire dove gli altri hanno fallito?
[R] Non ho detto che gli altri hanno fallito, credo che ognuno abbia una propria visione. Io immagino un turismo di livello medio-alto che purtroppo ora non abbiamo perché Santa Teresa offre solo il mare, che non è poco, ma non basta più. Il turista conosce bene le offerte delle altre località turistiche e sceglie non solo in base alla bellezza del mare e dell’entroterra, ma anche in base alle strutture ricettive, ai servizi, all’intrattenimento, ai percorsi di enogastronomia, culturali, sportivi.
Dunque, in concreto, dobbiamo potenziare i servizi, iniziando dalla raccolta dei rifiuti per finire ai trasporti, dalla creazione di percorsi culturali, della tradizione, dello sport all’intrattenimento, che possano diventare un’alternativa alla spiaggia. Far decollare il porto unendolo al centro del paese, intuendo che queste due realtà devono lavorare in sinergia e non una contro l’altra; offrono due tipi di percorsi diversi, entrambi utili e indispensabili per il turista che vuole vivere un’esperienza completa. Le idee le abbiamo, sono tante e realizzabili, esprimerle tutte ora sarebbe impossibile, spero che ci diano l’opportunità di attuarle.

[D] La programmazione turistica, a suo parere, che orizzonte temporale deve coprire? Dev’essere monitorata anno per anno o avete un piano quinquennale?
[R] La programmazione, non solo quella turistica, per legge, deve avere un piano triennale, chiaramente flessibile.

[D] Ci anticipa a chi sarà assegnerà, in caso di sua affermazione, l’assessorato al turismo?
[R] Nella mia lista ci sono tutte le figure che, per esperienza lavorativa e titolo di studio, possono ricoprire i vari assessorati. Non lo anticipo, ma è in lista.

[D] Il patrimonio archeologico e monumentale di Santa Teresa è un fattore di non trascurabile incidenza per l’identità e l’economia del paese; La sua lista, che raccoglie l’eredità della dottoressa Antona, nei trascorsi cinque anni, dai banchi della minoranza, ha mai proposto iniziative (consultabili) a tutela del patrimonio? In caso affermativo, quali?
[R] Stiamo parlando di programmi futuri o di un processo alla passata minoranza? Se parliamo del passato quinquennio, posso dire che alla dott.ssa Antona non sono mai stati chiesti pareri e consulenze che lei avrebbe dato con piacere in forma gratuita, nonostante parte del patrimonio fruibile ci sia grazie ai suoi vent’anni di scavi. Non abbiamo mai proposto iniziative perché coscienti che sarebbero andate a finire nel nulla, come tante altre. Se parliamo dei programmi futuri invece, intendo affidarmi alla sua esperienza per la valorizzazione di alcuni siti e la creazione di un percorso culturale completo da poter offrire al turista, soprattutto a quello delle stagioni intermedie.

[D] Nessun processo, le minoranze possono comunque esercitare un potere di proposta; tanto più se il rappresentante è competente in materia.
[R] Sarebbe stato inutile, lo ha capito e ha indirizzato le sue energie altrove, dove sono state riconosciute la sua esperienza e la sua professionalità.

[D] Nella redazione dei programmi, per avere un quadro delle necessità, avete prima consultato chi ogni mattina apre le porte e i cancelli alla torre e a Lu Brandali, risorsa – quest’ultima – che fino al 2012 era teatro di sconcezze giovanili e che oggi rivaleggia con i siti più importanti della regione?
[R] So benissimo chi gestisce i due unici siti visitabili con guida, tre donne che con sacrificio e impegno hanno contribuito a far conoscere il nostro patrimonio ai visitatori. Apprezzo la loro professionalità e penso sia giusto premiare il loro impegno anche in futuro.

[D] Ambiente. Nelle linee programmatiche, dichiarate: “dobbiamo riscoprire il paesaggio che ci circonda creando un piano di sviluppo sostenibile fondato sull’equilibrio fra i bisogni”. Al netto della retorica, cosa intendete fare?
[R] Nessuna retorica. Il concetto mi sembra abbastanza semplice: creare un piano di sviluppo che tenga conto del rispetto dell’ambiente, ma anche dei nostri bisogni. In funzione di questo concetto dobbiamo pensare esclusivamente a un’edilizia residenziale, l’unica proponibile per un territorio con le caratteristiche come il nostro, e al recupero di costruzioni già esistenti. Nella riscoperta del paesaggio dobbiamo pensare alla rivalutazione e riqualificazione degli stazzi e dell’agricoltura eco-sostenibile con modalità che sposino l’innovazione tecnologica con la valorizzazione dell’ambiente e la valorizzazione delle produzioni autoctone tradizionali, promuovendo anche la nascita di aziende.

[D] Mi incuriosisce la vostra proposta di ricollocare il depuratore e l’ecocentro, ricorrendo a criteri di smaltimento più innovativi. Quali aree avete idealmente individuato per la ricollocazione? A quali alternativi criteri di smaltimento alludete?
[R]  Ricollocare l’ecocentro sarà uno dei primi obiettivi, troveremo una zona già sfruttata o deturpata, non si può lasciare dov’è, questa è stata una scelta di Paolo Sardo, ha minacciato con le dimissioni se non si fosse costruito lì. Per quanto riguarda il depuratore, si porranno le basi per trovare il giusto finanziamento e sicuramente sarà un obiettivo che vedrà la sua realizzazione non con la mia Amministrazione, ma con la prossima. Criteri di smaltimento innovativi? Ad esempio dispositivi per il riciclo incentivante, cassonetti a scomparsa…

[D] Nel piano relativo al settore economico e finanziario, proponete l’introduzione di un premio da erogare a favore dei contribuenti virtuosi, stimando una pronta liquidità che arginerebbe il ricorso all’anticipazione di tesoreria: ci fa qualche esempio?
[R] L’obiettivo è quello di indurre i contribuenti a pagare le imposte e tasse alle scadenze predeterminate, erogando loro un premio sotto forma di riduzione. In tal modo il Comune dispone di risorse finanziarie immediate, evitando così il ricorso all’anticipazione di tesoreria, che nel breve periodo può generare buchi di bilancio.

[D] Questa domanda vale anche per Paolo Sardo, che potrà rispondere in seconda battuta. Considerata la rilevanza geografica e strategica del nostro Comune, perché nessun programma elettorale contempla una sinergia turistico-commerciale con la Corsica?
[R] Abbiamo pensato a una fase iniziale di aspetto culturale più che commerciale: progetti di scambio con la scuola secondaria di secondo grado, che tenteremo di salvare, e una manifestazione dedicata all’enogastronomia sardo-corsa.

[D] Decoro urbano. Anziché il busto non sarebbe opportuno ripristinare il gusto di Magnon? Abbia pazienza, mi vengono così. Quale principale critica muove all’amministrazione uscente e cosa, in concreto, suggerisce per porvi rimedio.
[R] Come ho già detto, non voglio cadere nella trappola delle critiche all’Amministrazione uscente. Troverei il giusto luogo per collocare il busto di MAGNON, perché no, ma anche il gusto dell’ordine e della pulizia. Penso ad alcune località della Liguria che visitai tempo fa, non c’era niente fuori posto, tutti gli spazi super curati e tanto verde e fiori.

[D] Viabilità. Come intendete decongestionare il traffico nell’incrocio di via nazionale?
[R] Credo che, ad esempio, lo spazio dietro al Banco di Sardegna, non abbia nessuna utilità se non quella di essere luogo dove abbandonare spazzatura o ritrovo di elementi poco raccomandabili.

[D] Conosce la Lista Chiacchiere e Diversivo?
[R] No, mi indichi dove posso reperire notizie.

[D ] In caso di elezione, intende avviare un’interlocuzione con il suo segretario nazionale, Paolo Muntoni?
[R] Certo! Per un breve periodo è stato un mio alunno.

[D] Ritiene che che le due interviste, a Lei e al candidato Paolo Sardo, siano state equidistanti?
[R] Credo di sì, non me l’aspettavo, mi devo ricredere; ha dimostrato di essere onesto intellettualmente più di chi pensa di essere giornalista a tutti gli effetti. Ne citerei uno locale, ma lascio perdere…

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Cioccolato e Cremlino

E’ tempo di alzare bandiera bianca. Le ultime mosse da scacchista di Putin hanno improvvisamente rivelato le difficoltà dell’occidente e ridisegnato gli equilibri in seno all’Alleanza Atlantica. L’annunciata partenza di Pupo alla volta di Mosca, la scelta di andare in trincea, la promessa di un nuovo contributo al dialogo tra fratelli russi e fratelli ucraini,…

la lotta amata

Se il sonno della ragione genera mostri, cade in queste ore opportuno il caso di Donatella Di Cesare, filosofa e discussa editorialista della vivace agorà d’Italia. Espressione di una linea intellettuale riuscita nell’impresa di rendere ostile la sinistra anche a chi alla sinistra si sente idealmente affine, Donatella Di Cesare balza agli onori per il…

Non è un giorno da dimenticare

Sono le ore 00:59, un folto assiepamento di giornalisti e simpatizzanti accoglie Alessandra Todde, nuova presidente della regione Sardegna. Un banchetto frettolosamente allestito davanti alla sede raccoglie le sue prime dichiarazioni. Doveva essere un normale scrutinio elettorale, di quelli che a metà pomeriggio la gente s’incontra al bar e si prende per il culo imputandosi…

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La spedizione di Todde sarà ricordata come uno degli episodi cruciali della campagna elettorale sarda. Partita nella notte tra il 18 e il 19 di febbraio dall’agro del campo largo, Todde sembra muoversi con il preordinato scopo di rovesciare il governo fascista e appoggiare le rivolte scoppiate nell’isola. Turbata dalla voce tonante e imperiosa e dal…

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Esistono considerazioni che dovrebbero essere giudicate con il metro abitualmente riservato alle concorrenti di Miss Italia o alle interviste rilasciate dai passanti. Considerazioni che dovrebbero gravitare, più che nei programmi di approfondimento, nelle pezze surrealiste di Valerio Lundini. Esistono poi considerazioni che dovrebbero svilupparsi in contesti più naturali, affrancati dalla retorica e da sottese logiche…

Sinner, il sardo

Ha preso il via nei sinuosi tornanti di Scala di Djokovic, che dalla centoTrentino immette a Sassari, il battesimo elettorale di Ghjuannik Sinner, nella sorpresa generale candidato alla Presidenza della Regione Sardegna. Atterrato a bordo di un Boeing 737-200 nello scalo di Isili, sede della compagnia di bandiera EasyliJet, ha salutato deferente il pubblico distribuendo…

Intervista a Paolo Sardo

Buongiorno Paolo Sardo, ci siamo lasciati cinque anni fa, al suo rientro dall’Australia, quando da giovane di prospettiva aderì alla lista di Stefano Pisciottu. La ritrovo oggi, legittimato dalle primarie e candidato alla carica di Sindaco di Santa Teresa Gallura. Nel frattempo ha perso i capelli, ha cambiato modo di vestire, ha cambiato fidanzata. Non starà esagerando con il cambiamento?

[D] Che uomo è oggi Paolo Sardo?
[R] Di sicuro diverso, amministrare il bene pubblico ti fa cambiare prospettiva, a volte devi fare scelte che possono intaccare anche i rapporti umani; questo ti aiuta a crescere velocemente. Sono passati cinque anni ma me ne sento addosso dieci in più. 

[D] La sua legittimazione nasce dalle primarie di fine agosto: mi spiega quali differenze programmatiche distinguevano la sua iniziativa politica da quella dei candidati concorrenti?
[R] Partivamo tutti e tre con delle basi comuni: area marina protetta, mobilità sostenibile, difesa delle fasce più deboli. Abbiamo amministrato insieme, fianco a fianco. Io ad esempio credo nelle commissioni popolari, una strada più complessa ma che allo stesso tempo consente di coinvolgere il maggior numero di cittadini. 

[D] Lo spettacolo offerto dopo le primarie non è stato proprio edificante: che rapporti ha con Stefano Pisciottu e con il gruppo antagonista del suo partito?
[R] Qui si parla di rapporti umani, oltre a quelli politici. Per me resterà sempre un punto di riferimento. 

[D] Come ha accolto la sua tardiva designazione al ruolo di assessore all’ambiente?
[R] Ho sempre lavorato come un assessore, prendiamola con filosofia. Meglio tardi che mai.

[D] Il principale riconoscimento attribuito alla vostra lista è di natura anagrafica: cosa risponde a chi vi accusa di scarsa esperienza politica e lavorativa?
[R] L’esperienza per essere tale, e per dare un valore aggiunto al curriculum di una persona che si appresta ad amministrare un paese, dev’essere positiva. C’è tutta la giunta Bardanzellu nella lista di Nadia. E qui mi fermo.

[D] Avete denominato la lista E’ il momento: cosa non ha reso possibile che fosse il momento già nella precedente legislatura?
[R] Cinque anni fa era il momento di Stefano (Pisciottu, ndr), che è stato eletto con percentuali bulgare.

[D] Come funziona una Lista civetta?
[R] Funziona così: quando senti che gli avversari non vogliono presentare la lista per farci scontrare sul quorum e designare un commissario, metti in giro la voce che hai una lista civetta… e così, in una notte, hanno chiuso la lista.

[D] Esisteva una lista civetta collegata alla sua?
[R] Trovare sedici persone che si mettano a disposizione per evitare il commissariamento, in un momento come questo, è difficile ma non impossibile.

[D] Elaborando la trascorsa esperienza amministrativa, di quale risultato si sente orgoglioso?
[R] Senza dubbio il settore ambiente. Cinque anni fa avevamo una percentuale annua di raccolta differenziata del 63%, ora siamo al 75%.  Gli operai ecologici utilizzavano come spogliatoio un container in un’ area degradata, ora hanno un capannone in zona industriale con tutti i servizi. Il bando predisposto nel 2009 dai signori con “esperienza” contava cinquantadue mensilità per gli operai stagionali, ora sono centoquindici, pagando la stessa cifra. Non era disposto il ritiro giornaliero dell’umido per le attività commerciali nei mesi estivi; ora c’è, senza spendere un centesimo in più. Aggiungo l’apporto del servizio delle ecoisole. 

Si è lavorato molto, in questi cinque anni, anche per quanto riguarda lo spettacolo. Santa Teresa ha riproposto, con partecipazione massiccia, nomi del panorama musicale nazionale e internazionale. 

[D] Rifarebbe tutto o si è pentito di qualche scelta?
[R] Sì, mi sono pentito di qualche scelta, ma in quel preciso momento mi sembrava la cosa più giusta. È facile essere saggi col sennò di poi. 

[D] Esistono margini di dialogo con la lista concorrente, Futuro Diverso?
[R] Certo, il dialogo è alla base della politica. 

[D] In concreto, cosa differenzia i vostri programmi tanto da renderli inconciliabili?
[R] La differenza sta nel senso di responsabilità. Nessuna polemica, ma i libri dei sogni – in un momento come questo – sono fumo negli occhi degli elettori. 

[D] Ha senso fare campagna elettorale in un paese in cui la popolazione, ancor prima della pubblicazione dei programmi, ha già deciso chi votare?
[R] Non penso che sia così. 

[D] Commercio: il vostro programma contempla la stesura di un piano commerciale che argini le aperture selvagge degli esercizi commerciali. A che genere di attività si riferisce?
[R] Ci riferiamo ai centri medio-grandi di distribuzione.

[D] Benché non siano mancate le occasioni per informarsi, molti cittadini non hanno chiaro il funzionamento dell’Area Marina Protetta: ci illustra in breve il suo funzionamento e i vantaggi della sua istituzione?
[R] Partiamo da un precisazione: l’ambiente è l’unico bene irriproducibile e anche l’unico bene che, se salvaguardato, può creare indotto in eterno. La scelta politica è stata quella di istituire un settore all’interno dell’ente comunale, di conseguenza il presidente sarà il sindaco Pro tempore, senza spesa per l’ente visto che i sindaci non possono accumulare due indennità. L’area marina protetta ci consentirà di avere una corsia preferenziale sui finanziamenti europei; abbiamo necessità di programmare studi approfonditi sulle maree e l’erosione delle nostre spiagge. Una su tutte, la Rena Bianca. 

[D] Il progetto più ambizioso del vostro programma è la cittadella dello sport, da realizzare nella zona sportiva all’ingresso del paese: in cosa consiste?
[R] Sono diversi i progetti ambiziosi, ma sono altrettanto realizzabili. La sistemazione dell’area è già iniziata con l’abbattimento delle tribune, la costruzione dei bagni e della biglietteria e sala bar. Ora bisognerà completare l’opera con i campi da calcetto, basket e paddle. L’obbiettivo veramente ambizioso è quello di favorire la costituzione di una sola associazione che tramite un CdA gestisca tutte le strutture senza pesare sull’ente. 

[D] Ogni cinque anni, con pazienza proverbiale, qualcuno propone l’idea di una piscina comunale: esiste uno studio di fattibilità?
[R] Abbiamo deciso di non inserirla proprio per questo motivo, è dal 1985 che in ogni programma elettorale fa capolino la piscina al coperto. Bisogna raccontare la verità ai cittadini: Santa Teresa è in una posizione territorialmente svantaggiata e il costo di gestione affosserebbe l’ente gestore, che sia il comune o un privato tramite bando.

[D] Nella sezione riservata al turismo si parla di valorizzazione e diversificazione dell’offerta e di riqualificazione dei siti di maggior interesse, fra i quali il Castello di Eleonora D’Arborea. In concreto, come vorreste valorizzarlo?
[R] Abbiamo già preso contatti con il privato possessore dell’area. Nella zona adiacente all’interno del PUC vi è un’area a destinazione alberghiera, è interesse comune – tra pubblico e privato – la valorizzazione dell’area stessa. 

[D] Continuo a non capire come intendiate valorizzare il Castello.

[D] Avete mai prospettato le vostre intenzioni alla sovrintendenza?
[R] Attualmente i contatti con la sovraintendenza spettano alle amministrazioni, finora si è parlato più che altro della zona archeologica di Capo Testa. Ora, guardando un attimo al futuro, pensiamo a Capo Testa con SIC, area marina protetta, Cala Grande, il Faro con il centro di educazione ambientale, la mobilità sostenibile, la pista ciclopedonale e un parco archeologico. Nessun altro territorio potrebbe vantare un insieme di attrattive così in tutta la Sardegna. 

[D] Da quando seguo le campagne elettorali, e comincio a contare qualche primavera, sento parlare – vanamente – di destagionalizzazione dell’offerta turistica: perché questa volta dovrebbe essere diverso?
[R] Il fenomeno è in costante evoluzione, negli ultimi anni si sta facendo strada un nuovo tipo di turismo che prima era pressoché inesistente: il turismo esperienziale coadiuvato dagli eventi culturali, enogastronomici, sportivi e dai siti di interesse archeologico. Potremmo, in collaborazione con le strutture alberghiere, creare un sistema pubblico-privato che consenta l’allungamento della stagione nei mesi spalla di aprile-maggio e settembre-ottobre.

[D] La programmazione turistica, a suo parere, che orizzonte temporale deve coprire?
[R] Come dicevo, bisogna recuperare i mesi spalla di aprile-maggio e settembre-ottobre.

[D] Con l’abbattimento dell’albergo ESIT e la riqualificazione della vecchia fontana, l’amministrazione uscente ha sensibilmente migliorato il decoro urbano, recuperando strutture e aree degradate. Quale intervento, fra cinque anni, in caso di affermazione, rappresenterà la sua amministrazione?
[R] Penso a Cala Grande, riprendendo in mano il vecchio progetto dell’amministrazione Nicoli, interrotto nel 2005. Prima di avventurarsi, è bene conoscere i fatti; negli ultimi mesi dell’amministrazione Nicoli, tramite il  POR per il SIC, arrivarono finanziamenti pari a 2.875.000 di euro. Quell’ amministrazione intendeva utilizzarli per l’acquisto di Cala Grande, con un progetto di riqualificazione dell’area di Capo Testa e la relativa sentieristica gestita – in quel caso – dalla compartecipata comunale. Altri decisero di fare diversamente. 

[D] A proposito di decoro e di impatto ambientale, le piacciono le nascenti strutture dell’autolavaggio, nell’incrocio per Capo Testa, e di Eurospin?
[R] Personalmente non mi piacciono, ma hanno entrambi il diritto di esistere, visto che lo strumento urbanistico lo consente. Il Comune, nel caso di Eurospin, ha anche perso in giudizio. 

[D] Ci anticipa i nomi dei futuri assessori?
[R] La politica, per come la concepisco, non può tradursi in spartizione delle cariche prima del mandato popolare. 

[D] Avvierà un’interlocuzione con Paolo Muntoni, segretario unico di Chiacchiere e Diversivo?
[R] Siamo pronti al dialogo con le forze extra parlamentari. 

[D] Dario Giagoni, per il ruolo che occupa, è una risorsa per il paese: prevede una collaborazione nell’interesse comune e del Comune?
[R] Non penso che Dario, nel caso in cui la lista che appoggia dovesse soccombere, si tirerà indietro.
In ogni caso, la Sardegna è composta da 366 comuni, che il più delle volte devono fare affidamento sulle proprie forze. Il fatto di possedere,nel panorama nazionale, una delle poche compartecipate solide e senza debiti, ci pone in una condizione di vantaggio.

Paolo Sardo, in bocca al lupo e che vinca il migliore. Anzi no, altrimenti mi ritrovo mio fratello sindaco.


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A un certo punto, Oreste andò a pisciare; mentre il liquido giallastro usciva dal suo corpo e gli bagnava la punta delle scarpe, intuì una verità concreta: che tu sia dentro o fuori, due cose ti daranno pena: la brama del potere e la sua brevità.

Anni dopo, all’alba di una nuova era, pochi uomini che con compiaciuto narcisismo eccellevano sugli altri, si riunirono nel casolare di una sperduta campagna per progettare la distruzione del paese.

Orfeo detto il temporeggiatore aprì la discussione: «Facciamolo, ma senza fretta. Altrimenti perderemo l’ebbrezza di turlupinare ancora quelle genti». E fu decapitato dai suoi stessi compagni.

Achille detto il filosofo argomentò: «Ma se Dio vuole liberare il paese dalle trame del passato, perché si affida a noi? Perché non spedisce un gigantesco meteorite sulla città del Magnon? Se può farlo e non vuole, lo capisco: desidera mettere alla prova la nostra reale volontà di cambiamento. Ma se non vuole né può, delle due l’una: o quello che sentiamo non è Dio, o quello che chiamiamo cambiamento è un ambiguo istinto di conservazione.»

I suoi compagni dissero: «Achille, ci sei molto caro e ti sentiamo dei nostri.» E lo decapitarono.

Guglielmo detto il lento, fino a quel momento rimasto in disparte, si accorse che erano rimasti in due: lui e Oreste. Oreste disse: «Con la morte dei nostri compagni, Dio ci ha fatto comprendere che i migliori siamo noi. Per distruggere il paese basta essere in due: uno che va avanti e uno che gli copre le spalle. Guglielmo, vai!».

Guglielmo, che era detto il lento, ma in famiglia tutti chiamavano l’ingenuo, andò avanti. Uno spostamento d’aria gli attraversò di netto il collo e fu decapitato.

Oreste asciugò il sangue della sua scimitarra, sorseggiò l’ultimo fondo di Whisky  dalla borraccia e raggiunse il bordello più vicino. «Ma quando capiranno che tutto, sulla terra, è una rotazione perenne?» sussurrò. «Il sole sorge, il sole tramonta, la gente nasce, la gente muore, passano le generazioni, le idee, gli accordi. Tutto è un soffio di vento che spettina i capelli della Storia



® Libero adattamento a “Per futili motivi” di Francesco Consiglio, Banane al poeta.

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Il candidato come fa

Oggi tutti insieme cercheremo di imparare
Come fanno a selezionare fra di loro i candidati
Come fanno quello uscenti?
E l’opposizione?
Le liste civiche?
le famiglie?
Gli amici?
I dipendenti?

E il centro-destra? E il centro-destra?
Il centro-destra come fa?
Non c’è nessuno che lo sa
Si dice siano troppi
Né Bartali né Coppi
Che il capolista stinga
Che l’ingegnere spinga
Però è assai tranquillo, più di un brano di Zarrillo.

Il centro-sinistra come fa
Con le primarie sceglierà
Un giovane assessore
Un prode allevatore
Il fior del sindacato sboccerà.

Guardo sui giornali, non c’è scritto niente
Sembra che il Comune non importi alla gente
Ma se in sezione c’è qualcuno che lo sa
La mia domanda è ancora questa qua.

In co-consiglio chi ci andrà?
Non c’è nessuno che lo sa
Si parla di architetti
Di anonimi adepti
Di liste casalinghe
Di aggregazioni strambe
Però fra questo e quello, meglio in Cina il pipistrello.

Il co-comune eccolo qua
Santa Teresa Gallurà
Più liste che abitanti
Fontane dissettanti
E altri cinque anni a questionar.