Con l’estate addosso e un mese già passato, la peggior classe politica della storia repubblicana, combinata alla peggior legge elettorale di sempre, non poteva che partorire una competizione imbarazzante.
Condizione tuttavia naturale per un paese all’ultima spiaggia. Pardon, l’ultima beach.
A tal punto surreale che Giorgia Meloni, a definizione di una grottesca strategia comunicativa, a tratti sguaiata, oggi interpreta la novità.
Giorgia Meloni ha tuttavia un merito: essersi rivelata più scaltra di Matteo Salvini, immune ai deliri di onnipotenza che avevano caratterizzato l’ascesa del segretario leghista. Uno scomodo inquilino dal quale dovrà tuttavia schermirsi nell’anelata sua – di Salvini – prospettiva di un reincarico al Ministero dell’Interno.
Perché se da un verso è pacifico che Giorgia Meloni vincerà le elezioni, parimenti futuribile è il suo rapido logoramento, spinto da chi, nell’appannato ricordo di aperitivi balneari, piange il consenso perduto.
Nel frattempo, prima che il vento si porti via tutto e che settembre ci porti una strana felicità, o un’ ordinaria mestizia, Giorgia coltiva il suo orto: le bollette, la crisi energetica, gli sbarchi, i clandestini, gli stupri, le droghe, il blocco navale, i mari, i porti, i party.
Congedando cupe nostalgie cameratesche, assicura temeraria il suo impegno, la sua grinta, la sua presenza. Un’epifania celebrata dagli scaramantici nelle liriche del Robertetti.
Se anche il mondo dovesse esplodere, mi troverai qui.
Anche se dovesse scoppiare una guerra mondiale, tu mi troverai qui.
Anche se dovesse diffondersi dappertutto un’epidemia mortale, tu mi troverai qui.
A portare sfiga.
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Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.
Scivolata sui gradini di BRISTOL.
Cicisbeo è bello
Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.
Parola di un ipocrita
Indagando la composita sfera di parenti, amici, conoscenti, è raro scorgere persone che abbiano mai fatto ammissione della propria ipocrisia. Il quesito sorge allora spontaneo: se l’ipocrisia è tanto diffusa e radicata, perché ostracizzarla? Perché non annoverarla tra le sane manifestazioni dell’animo umano? Ha davvero senso indignarsi, dissimulare, se nessuno può dirsi immune? Passaggio obbligatorio…
La Putin Doll
La Putin Doll è una linea di bambole tutte simili, interscambiabili negli abiti e nei ruoli, commercializzata da Mattel Corporation e ideata sul modello di una partigiana filorussa. Con accessori vendibili separatamente, è – secondo le contingenze – interscambiale con tratti identitari della politica filopalestinese, filoiraniana, filosiriana. Per venire incontro alla clientela più esigente, non ha…
Rutti
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Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?