Fronte del talco

Sulla cima della torre c’è una magica città
Abitanti e comitati già se stanno a dissocia’
C’è una lieve fuoriuscita che ancora Ernia non è
È scurrile e un po’ malsana e si cura con il rap

Al Don, al Don non piace sai
Parlan di droghe di soldi e di guai
Di anfetamina, di orge e di gay, sei, sei tu uoh-oh-oh
Longon, Longon combina guai
Sulla tua radio intervistare potrai
Ogni abitante di questa città (città)

C’è un amico molto attivo e sa sempre tutto lui
E’ parente anche dei Maya e conosce i fatti altrui
Poi c’è Dario in Parlamento che saluta tutti noi
Un saluto anche a Gigino chef di rango degli eroi

Longon, Longon combina guai
Sulla stagione programmi non fai
Neanche un parcheggio lasciare farai, sei tu uoh-oh-oh
Longon, Longon combinaguai
Rena Bianca interdire farai
Anche ai paesani di questa città (città)

Gli operai a Capo Testa impegnati a martellar
Marciapiedi rompicollo e su via a transennar
Neanche un’anima in paese e ancor meno per mangiar
In attesa dell’atleta che non vuol proprio sbarcar

Longon, Longon combina guai
Dietro la torre ridente ti attrae
La scultura dei clitoridei, sei tu uoh-oh-oh
Longon, Longon combina guai
Su dai racconta quello che tu sai
Degli abitanti di questa città (città)

Se del vivere a Lungoni or ti vuoi lamentar
C’è un profilo molto in voga per chi vuol battibeccar
Di lavoro offerte in coro e di case l’Eldorado
Ma se vuoi una lavatrice puoi rivolgerti a Corrado

Longon, Longon combina guai
Pettegolezzi felice tu fai
Sulle stranezze dei paesani tuoi, oi oi uoh-oh-oh
Longon, Longon combina guai
Su dai racconta quello che tu sai
Degli abitanti di questa città (città).

Longon, Longon combina guai
Centosessanta pasquette farai
Come gli euro che seppellirai, ai tu uoh-oh-oh 
Longon, Longon combina guai
Su dai racconta quello che tu fai
Per gli abitanti di questa città.


Ogni riferimento a persone, cose o fatti è puramente casuale. Forse.


Classificazione: 1 su 5.
  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

La Putin Doll

La Putin Doll è una linea di bambole tutte simili, interscambiabili negli abiti e nei ruoli, commercializzata da Mattel Corporation  e ideata sul modello di una partigiana filorussa. Con accessori vendibili separatamente, è – secondo le contingenze – interscambiale con tratti identitari della politica filopalestinese, filoiraniana, filosiriana. Per venire incontro alla clientela più esigente, non ha…

Rutti

Abituati come siamo a esaltare l’autoreferenza di frettolosi interpreti digitali, abbiamo a tal punto smarrito la misura dell’arte da licenziare come stolto egocentrico uno dei più abili e corrosivi autori presenti sulla scena italiana. Autore di composizioni sopraffine e di scazzi memorabili, ha da solo nobilitato l’ultimo concerto del Primo maggio lanciando strali contro la…

Sabato antifascista

All’apparenza sembrava un sabato qualunque, di quelli che già profumano di domenica, di sveglie ritardate, di pigrizia pomeridiana. Ma non per tutti. Per Benito era il primo sabato antifascista. Così, dopo essersi lui medesimo dichiarato antifascista, Benito, alleggerito dalle funzioni corporali, si recò in cucina, accese i fornelli e avviò la preparazione del caffè dosato…

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L’anno bellissimo

Il presidente del consiglio, da servile garante del governo Movimento Cinquestelle – Lega, ci aveva annunciato un anno bellissimo. Lo conclude da presidente del consiglio del governo Movimento Cinquestelle-Partito Democratico-LEU.

Giuseppe Conte è l’uomo dell’anno.

GENNAIO

[12 Gennaio]  La cattura di Battisti
Catturato in Bolivia a Santa Cruz il pluriassassino Cesare Battisti. Il terrorista  aveva fatto perdere le sue tracce a dicembre dopo che era stato spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura. La Bolivia concede l’estradizione in Italia.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/01/16/battisti-a-oristano/]

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FEBBRAIO

[Febbraio] La rivolta del latte
Sardegna, esplode la protesta del latte. I  pastori sardi  lamentano un prezzo troppo basso per il latte ovino e caprino e sversano litri di latte sulle strade sarde.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/02/16/latte-avversato/]

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MARZO

[7 Marzo] Il Comune di Santa Teresa interrompe i rapporti con Musica sulle bocche
Sulla scorta delle accuse di antisemitismo al direttore artistico Enzo Favata, dopo 19 anni la rassegna diretta da Enzo Favata lascia Santa Teresa di Gallura e trasloca a Castelsardo.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/04/06/mossad-sulle-bocche/]

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APRILE

[15 Aprile] Brucia Notre Dame
Un impressionante incendio ha devasta la cattedrale di Notre Dame a Parigi, uno dei simboli della civiltà europea. Le fiamme sono partite da un’impalcatura che abbracciava la cattedrale per lavori di conservazione, provocando la fuoriuscita di una colonna di fumo. Alcuni fedeli hanno raccontato che verso le 19 di lunedì all’interno della cattedrale stavano celebrando messa. Poi il fuoco ha avvolto il tetto e la guglia, fino a farli crollare, intorno alle 20.

Contributo nel blog: [https:

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MAGGIO

[26 maggio] Elezioni europee
Trionfa la Lega di Matteo Salvini, che si attesta sul 34%, male il Movimento cinqueStelle, segnali di ripresa del Partito Democratico.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/05/29/possibili-scemari/]

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GIUGNO

[4 giugno] Lo sterilizzatore
Il consigliere regionale Dario Giagoni, capogruppo Lega Sardegna bonifica, munito di guanti in lattice e strofinaccio, si fa immortalare nell’atto di disinfettare il nuovo ufficio, precedentemente  occupato da Pietro Cocco, capogruppo PD.

“Una bella rinfrescata e pulizia del nuovo ufficio – scrive un Giagoni – per spazzare via il passato e prepararci alle nuove sfide. Le porte del mio nuovo ufficio sono aperte a tutto il popolo sardo”.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/06/07/game-of-cialthrones/]

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LUGLIO

[luglio]
Un’impressionante serie di lutti funesta il mese teresino.

Contributo nel blog: [alessandromuntoni.wordpress.com/2019/08/01/sotto-i-baffi/]

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AGOSTO

[20 agosto] La crisi

A un anno e mezzo dalle elezioni del 4 marzo, cade il governo Conte. Con un duro attacco al ministro dell’interno, Giuseppe Conte rimette il mandato nelle mani del presidente della Repubblica.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/08/21/mojto-e-rosario/]

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SETTEMBRE

[25 settembre] Assolto Marco Cappato
Con una sentenza storica, la Corte Costituzionale ha ritenuto non punibile ai sensi dell’articolo 580 del codice penale, a determinate condizioni, “chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/09/28/evoluzione/]

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OTTOBRE

[8 ottobre] Il taglio
Presenti 569, votanti 567, astenuti 2, maggioranza 316, favorevoli 553, contrari 14. La camera approva in via definitiva il taglio dei parlamentari.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/10/09/di-mercoledi-14-il-raglio-dei-parlamentari/]

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NOVEMBRE

[14 novembre] Le sardine
Bologna, nasce il movimento delle sardine. In contrapposizione all’inaugurazione della campagna elettorale della Lega, quindicimila persone, armate di sardine di cartone, riempiono Piazza Maggiore. Il fenomeno conosce diverse repliche in tutta Italia.

Contributo nel blog: [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2019/11/27/6000-sardine/]

AAAAAAAAAAAAAA

DICEMBRE

[19 dicembre] Il processo
Luigi Di Maio annuncia  il voto favorevole del M5s al processo Gregoretti contro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona.

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Materasso Sleep Fest

Ancora ricordo, e già allora suonavano profetiche, le parole con le quali anni fa commentai le reazioni al concerto di Salmo, quando scrissi che probabilmente al rapper olbiese qualcuno avrebbe preferito la filarmonica con i temi di Carlo Buti o una lettura colta sui tormenti di Proust nel secondo soggiorno a Balbec; evocazione nel cui solco si agita la nuova polemica estiva.

Il luogo del delitto non è la chiassosa Detroit degli anni ottanta, ma la placida Piazza Vittorio Emanuele a Santa Teresa, ultimo esempio di ambientazione post atomica, per due sere resuscitata dalla Proloco con una rassegna dedicata alla degustazione di birre provenienti da tutta l’isola; nel corso della quale, alternando animazione teatrale e proposta musicale, si sono avvicendati i generi più compositi.

Tanto è bastato a suscitare l’indignazione di alcuni operatori turistici, un’operatrice in particolare, contrariata dalla proposta artistica a suo dire inadeguata, benché avesse nella varietà dei generi, che ha specularmente esemplificato nella musica Techno, il suo punto di forza. Un’obiezione legittima, ma stridente con le peculiarità di un paese notoriamente improntato al turismo familiare.

Non conosco personalmente la proprietaria della struttura, che non è un ospite ma un’imprenditrice che con la sua attività genera ricchezza per se e per il paese, e trovo deleterio per l’onorabilità delle persone e del territorio spendersi in insinuazioni che confliggono con il buon senso ancor prima che con la grammatica. Ma trovo in egual misura inopportuna la provocazione dell’imprenditrice e, ferma la sua libertà di fare come meglio crede, opinabile la scelta di affidare la critica all’espediente retorico della domanda:

«Chissà cosa pensano i ventimila b&b della piazza che ieri e l’altro ieri hanno dovuto far sorbire ai propri ospiti musica Tecno-Disco da officina impazzita fino a tardissima ora e ad alto volume?»

Deragliando dal binario del buonsenso, pur di accreditarsi il proverbiale quarto d’ora di celebrità, che la rete non nega a nessuno, la signora ha fallato modi, tempi e strumenti della comunicazione, degenerata quando, irridendo l’attività della Proloco, ha definito quattro gatti le persone presenti in piazza.

Ponendo la questione in questi termini, che non hanno stimolato reazioni ispirate all’indulgenza, mi chiedo: anziché cadere nella tentazione di un post indisponente, non sarebbe stato più utile relazionarsi con gli organizzatori della rassegna definendo uno spazio nel quale convogliare perplessità e suggerimenti?

La signora, mi è stato riferito, frequenta Santa Teresa da anni, potrebbe conoscerla meglio di me; vorrei per questo chiederle: in passato ha mai frequentato locali in cui le emissioni sonore si spingevano oltre la sua attuale idea di musica e di quiete pubblica? Glielo chiede uno che quei locali li frequentava e ancora ricorda i modi poco dannunziani con i quali umoralmente si reagiva all’intervento dei Carabinieri.

Il paragone è tuttavia ardito, non essendo le contestate due ore del Gallura Beer Fest paragonabili alla musica un tempo diffusa da bar e Pub fino alle cinque del mattino. Musica non da tutti ritenuta congrua al paese.

Non si capisce, in ogni caso, quale musica sarebbe adeguata al luogo, essendo un’arte inestricabilmente soggettiva. Sarei curioso di sapere se, per esempio, il Jazz di Musica sulle Bocche, signora Daria, le sarebbe stato congeniale. Glielo chiedo perché non ricordo una sua altrettanto vivace polemica a tutela degli abitanti di Santa Lucia che per anni — senza lamentarsi – hanno dovuto sorbire, come direbbe lei, percussioni, fiati e canti senza per questo dare la caccia all’untore.

Respingendo ogni tentativo di anteporre l’interesse privato con quello generale, auspico in futuro, perché è scientifico che ci sarà una prossima volta, maggiore compostezza e collaborazione fra gli interessati, senza retorica, senza rivendicazioni territoriali, ché la stagione è breve, siamo a Luglio e quest’umidità mi sta ammazzando.

Che barba, che noia!

L’uomo nero

Ha preso la Lega al 4% e ne ha fatto, secondo i sondaggi, il primo partito italiano. Ha bramato l’alleanza con il movimento cinque stelle, ne ha eroso i consensi, ha strumentalizzato il ministero dell’interno per la sua propaganda, è il più social tra i politici italiani, è popolare. E’ populista.

Quando si compirà la sua parabola discendente, non sarà  quello che ha provocato a mancarci, ma quello che avrebbe potuto provocare ancora.

E’ l’uomo copertina.

GENNAIO

[22 Gennaio]  
George Weah giura come presidente della Liberia succedendo a Ellen Johnson Sirleaf.

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FEBBRAIO

[25 Febbraio]
Terremoto di magnitudo 7.5 in Papua Nuova Guinea.

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MARZO

[4 Marzo]
Elezioni politiche in Italia: il Movimento Cinque Stelle è il primo partito italiano.

[contributo nel Blog: [alessandromuntoni.wordpress.com/2018/03/06/lanalisi-del-vuoto/]

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APRILE

[1 Aprile]
Coez.
[contributo nel Blog:  [https://alessandromuntoni.wordpress.com/2018/04/03/coez/]

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MAGGIO

[27 maggio]
Scoppia il caso Savona. Il presidente della repubblica Mattarella si oppone alla nomina di Paolo Savona a ministro dell’economia.

[contributo nel Blog: alessandromuntoni.wordpress.com/2018/05/28/mattarella/]

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GIUGNO

[14 Giugno]
La demolizione dell’ESIT.

[contributo nel Blog:alessandromuntoni.wordpress.com/2018/06/16/goodbye-esit/]

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LUGLIO

[25 Luglio]
Muore Sergio Marchionne.

[contributo nel Blog: https: [//alessandromuntoni.wordpress.com/2018/07/27/w-litalia/]

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AGOSTO

[14 Agosto]
Genova, ore 11.30: crolla il ponte Morandi.

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SETTEMBRE

[6 Settembre]
George Clooney a Santa Teresa.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2018/09/05/portami-a-santa-teresa-george/]

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OTTOBRE

[15 Ottobre]
Una impegno personale: Auschwitz.
[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2018/10/23/respiravamo-fumo/]

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NOVEMBRE

[05 Novembre]
Casteldaccia, sicilia, il maltempo stermina due famiglie. Tra le nove vittime due bambini di uno e tre anni e un ragazzo di 15. Un morto a Vicari, due a Cammarata.

[contributo nel Blog: alessandromuntoni.wordpress.com/2018/11/07/lelettore/]

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DICEMBRE

[07 dicembre]
Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre, in una discoteca di Corinaldo, provincia di Ancona, in attesa del concerto del cantante Sfera Ebbasta, perdono la vita sei adolescenti. Un centinaio di feriti.

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Le sagre

La sagra del cinghiale, la sagra della mandorla, la sagra della sebada,  la festa della birra, le Cortes barbaricine, le primavere, gli autunni, le estati, le botteghe, i mestieri, i saperi, i sapori, le ricette.

Non sanno più cosa inventarsi, e non sapendo cosa inventarsi, fanno tutti la stessa cosa. Negli ultimi anni si sono moltiplicate come i Gremlins: non esiste area urbana o rurale  che non abbia il suo evento, il suo prodotto tipico. Nate con lo spirito nobile di valorizzare le tradizioni locali e il territorio, si sono trasformate in occasione di guadagno, talora a detrimento del fervore che ne aveva motivato la nascita.

L’imperativo è vendere, guadagnare. Così può capitare che l’ospitalità delle case aperte, da evento culturale quale doveva essere, si trasformi in piccola ristorazione, con prezzi da ristorazione. Magari tra un primo e un secondo ti mostrano un letto in ferro battuto, un muro scrostato, una forca adagiata sulla paglia; non prima di salutarti con l’assaggio del vino di proprietà. Un assaggio, un bicchierino; ma dopottutto te lo stanno offrendo, cosa pretendi?

-Come dice?
Ah! non è offerto. Un euro!»

Nessun intento incriminatorio nelle mie parole, solo la presa d’atto che qualcosa è cambiato. Le rassegne, per quanto ripetitive, hanno infatti il merito di risvegliare le comunità, di spostare masse di persone in luoghi altrimenti emarginati.

Folle in devota attesa di quella particolare spianata sulla quale hanno squagliato quel formaggio dal sapore unico, accompagnato da un vino di proprietà ampio, armonico, strutturato, floreale, ritardante per lui, stimolante per lei. Per non parlare poi di quei biscotti fatti in casa, con quel retrogusto, non so, di biscotto. In queste circostanze  mi torna in mente un vecchio professore delle superiori,  la volta che parlando dell’agriturismo ci disse: «Ma sapete  quante olive saclà vi sparano

E ancora, un ballu tundu, un cestino in vimini, gli abiti della tradizione e infine un salto al bar, in su tzilleri de bidda, a bere ichnusa. Perché se non entri in su tzilleri de bidda e non ordini un’ichnusa da sessantasei non sei nessuno.

Insinuandosi nella tradizione, nella comunione tra uomini e sacro, la religione commerciale rischia di stuprare l’autenticità delle feste popolari, spesso legate alla fecondità della terra e alla vita dei santi, delle quali, Deo gratias,  si preserva l’identità in eventi come Sant’Efisio a Cagliari, s’Ardia a Sedilo, i Candelieri a Sassari, la Sartiglia a Oristano, la corsa degli scalzi a Cabras.

Non vorrei che si avverasse un giorno la profezia degli Skiantos, quando un crocifisso Freak Antoni, sotto lo slogan «non c’è Cristo che tenga», promuoveva una marca di chiodi.

I segnali ci sono, sta a noi intercettarli e adagiarli nel giusto binario, prima che contaminazione capitalista sorosiana ci infetti. Soros, appunto, anagramma di Sorso, che ci ubriaca sotto  calici di stelle.  Coincidenze?!

 


 

 

Salmo

Qualcuno avrebbe preferito ospitare un’orchestra filarmonica con i temi di Carlo Buti, una personale di Vasilij Vasil’evič Kandinskij, una lettura colta sui tormenti di Proust nel secondo soggiorno a Balbec; invece, in tempi brevi, ha dovuto documentarsi su Salmo, al secolo Maurizio Pisciottu.

Un evento senza precedenti per un paese come Santa Teresa, da tempo impantanato nelle sabbie di rassegne tediose, ripetitive e mai attraenti. Una folla orgiastica, linfa per questa terra, che senza creare i disordini abitualmente connaturati ai grandi eventi, ha esorcizzato la dannazione biblica di luogo irrimediabilmente vecchio.

Una notte da protagonista, da ribelle, capace di conquistare presenze, meriti, cronache e un ritorno economico inedito per il periodo pasquale.

Eppure, nonostante il successo dell’evento, l’affluenza di pubblico, c’è chi, in ossequio a una radicata consuetudine autolesionista, ha contestato la scelta artistica, troppo aggressiva, dicono, per Santa Teresa, un paese ancora troppo adagiato, per non dire addormentato, sul suo patrimonio naturale.

Capisco il disappunto di chi turbato da qualche intemperanza adolescenziale abbia sopportato un maggior disagio, e di questo tutti ci rammarichiamo, ma stiamo parlando di una notte, la miseria di una notte. E’ possibile mai che dal bar alla più nobile delle tribune non si perda occasione per parlare di giovani, di opportunità, di spazi, e non appena qualcuno ha l’ardire di organizzare un evento si debba recriminare?

Giovani e meno giovani, prima o poi, dovranno giungere a un compromesso, a una sintesi.  E’ inaccettabile che per superamento di una soglia anagrafica o perché nel frattempo qualcuno ha  messo su famiglia, o sistemato la testa, si arroghi il diritto di determinare le preferenze di chi ha vent’anni di meno. A Santa Teresa le scelte artistiche sono spesso andate a detrimento delle fasce più giovani, solo negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Non vorrei che quest’apertura diventasse una colpa.

A ognuno il suo tempo, a ognuno i suoi modelli. Tutti abbiamo avuto vent’anni, con i nostri miti, i nostri cantanti, le nostre passioni, alcune più dannose del proselitismo di Salmo. Vogliamo forse negare che noi stessi, almeno una volta nella vita, in un giorno di festa, abbiamo rotto i coglioni a qualcuno? Personalmente ho anche l’aggravante della recidiva.

Lo ripeto come un mantra: una sola notte. E proprio perché è stata una sola notte, trovo sterile e pretestuosa la critica di quanti sintetizzino nel concerto il modello di turismo che si vorrebbe perseguire,  la rinuncia all’ idea di un turismo elitario, di livello. Ripetiamo il mantra: una sera. Non una stagione, non un mese, non una settimana. Una sera.

Per quanto il concetto di turismo si presti a curiose interpretazioni, un giorno, con calma, qualcuno mi spiegherà  perché il concerto in piazza a Castelsardo, a Olbia, ad Alghero rappresenti un valido strumento promozionale, mentre a Santa Teresa (lo stesso evento) debba essere declassato a ricettacolo di bifolchi.

Concerti in piazza ne ho visti parecchi, credetemi, e vi garantisco che a fine serata, in tutti i luoghi, e forse anche in tutti i laghi, lo scenario che si presenta è lo stesso: bottiglie, carta, residui di cibo, bevande. Ovunque. Come dopo la sfilata di carnevale, quando gli eccessi le alterazioni psico-fisiche – delle quali nessuno si lamenta – sono molto più evidenti di quelle ora dibattute. E comunque, alla fine, non mi risultano disordini o intemperanze di particolare rilievo, la piazza non ha subito danni e il mattino seguente era più linda che mai.

Per carità, capisco la brama di un turismo diverso, più elegante, distinto, raffinato come molti opinionisti intervenuti sul tema, ma c’è qualcosa che non torna.

Non torna il fatto che le polemiche giungano da chi ha avuto passate esperienze amministrative, da chi questa esperienza vorrebbe farla, da chi in astratto afferma di custodire il segreto per il potenziamento del paese, da chi non tollera Pisciottu, sia esso un sindaco o un rapper poco importa.

Insomma, se le ragioni sono queste, o anche queste,  viene il sospetto che il paese abbia più di un problema, di quelli per i quali neanche Houston ha un rimedio.

Tutto questo per cosa? Per una notte, una sola notte. La notte di Salmo, il rapper di Olbia che molti ignoravano e del quale ora tutti sanno il no-me, no-me, no-me.



® Photo Fabio Muntoni (non siamo parenti)

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® Photo Renato Piccinnu

Annus horribilis

Nessuna immagine meglio della barbarie che si sta consumando in Siria può rappresentare l’anno 2016. Iniziata il 19 luglio 2012, la battaglia di Aleppo  ha portato alla divisione della città in due parti controllate rispettivamente dal governo (Aleppo Ovest) e dai ribelli (Aleppo Est). Nella seconda metà del 2016, le forze governative hanno posto sotto assedio la parte Est, riconquistandola il 22 Dicembre. E’ l’immagine di copertina, l’annus horribilis.

GENNAIO

[1o gennaio]

Muore David Bowie. Da diciotto mesi combatteva in gran segreto con un tumore al fegato. E’ il preludio a un anno nefasto per il mondo della musica.

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FEBBRAIO

[11 febbraio]

Per buona pace di Franco Battiato, negli Stati Uniti e in contemporanea a Pisa, viene annunciata la scoperta delle onde gravitazionali.

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MARZO

[22 marzo]

Una serie di attacchi terroristici all’Aeroporto di Bruxelles-National e all’interno della metropolitana causano 34 morti e 300 feriti. Gli attentati sono rivendicati dall’Isis.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2016/03/24/allah-e-grave/]

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APRILE

[17 aprile]

L’Italia è chiamata alle urne per il referendum abrogativo contro le trivellazioni entro le dodici miglia da coste e aree protette. Il quorum non è raggiunto.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2016/04/18/referendum-coast-to-coast/]

Trivelle: Greenpeace in Adriatico,protesta contro Rospo Mare

MAGGIO

[1 maggio]

In Canada una serie di violenti incendi colpisce la zona di Fort McMurray in Alberta. Il fuoco si estende per oltre 505 mila ettari di terreno, 2400 edifici vengono distrutti dalle fiamme e 100 mila persone costrette ad evacuare.

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GIUGNO

[23 giugno]

I cittadini del Regno Unito si esprimono per l’uscita del paese dall’Unione Europea.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2016/06/23/god-save-the-in/]

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LUGLIO

[14 luglio]

Una Strage terroristica a Nizza causa 85 morti e oltre 200 feriti. L’attentato è rivendicato dall’Isis.

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AGOSTO

[24 agosto]

Una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 della scala Richter, con epicentro ad Accumoli,  rade al suolo il comune Amatrice causando la morte di 235 persone. Il bilancio definitivo è di 299 vittime.

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SETTEMBRE

[10 settembre]

Matteo.

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OTTOBRE

[31 ottobre]

Weldo.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2016/11/05/il-mio-paese/]

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NOVEMBRE

[8 novembre]

Donald Trump è il 45esimo  presidente degli Stati Uniti d’America.

[contributo nel Blog: https://alessandromuntoni.wordpress.com/2016/11/11/trump/]

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DICEMBRE

[25 dicembre]

Precipita nel mar nero l’aereo TU-154 dell’esercito russo. Il velivolo trasportava, con l’equipaggio e i tecnici della televisione nazionale, sessanta membri del Coro dell’Armata Rossa. Nessun superstite tra i novantadue passeggeri. La tragedia segue  l’incidente del 28 novembre, quando il charter con a bordo la squadra di calcio del Chapocoense precipita sulle montagne della Colombia. Settantuno le vittime.

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Il coraggio di chi rimane

Sono giovani, carichi di entusiasmo e, fatta eccezione per Andrea Cossu, anche belli. Ma soprattutto sono persone che, per andare contro, hanno deciso di rimanere qui.

Sotto i colpi del vento di maestro, è nato contro[E]vento, un laboratorio permanente di idee in movimento – così lo definiscono gli organizzatori – che strizza l’occhio allo studio di una serie di  iniziative volte a risvegliare Santa Teresa dallo stato comatoso in cui langue da troppi anni.

In tempo di diaspora e di cruda disaffezione, l’idea che dei cittadini dedichino tempo e forze alla ricerca di una sinergia già costituisce una notizia; ma se a questo aspetto uniamo la considerazione che alcuni promotori – che con il paese hanno stretto un vivace rapporto affettivo –  teresini lo sono per adozione, il valore dell’iniziativa assume una declinazione quasi romantica.

Pur non avendo titolo per dispensare suggerimenti – ma si sa che la gente da buoni consigli solo quando non può più dare cattivi esempi – mi auguro che l’associazione si adoperi per l’ordinaria profilassi contro possibili contaminazioni, che non definisco politiche perché quest’iniziativa è già politica, nella sua accezione più nobile. Parlerei, piuttosto, di incursioni partitiche o comunque troppo interessate, respingendo il rischio di trasformare il progetto nel palcoscenico di un amore frettoloso.

Il modello proposto da controEvento rilancia l’architettura consolidata di Autunno in barbagia, e attraverso la promozione del territorio vorrebbe confluire in una sorta di idra  una gamma di iniziative culturali, enogastronomiche e di intrattenimento che, nelle intenzioni,  dovrebbero valorizzare il comune, vivacizzando attraverso un’organizzazione diffusa anche gli scorci più periferici del paese.

ControEvento supera una metastasi mentale che stava portando il paese alla deriva, emarginando finalmente  l’orgoglio di quanti ritenevano deleterio mutuare iniziative inaugurate da altri. Ho sempre pensato il contrario: se un progetto funziona, copiarlo non è un reato. Anzi, sono persuaso che se riversassimo la stessa umiltà nella programmazione dell’offerta turistica generale, probabilmente, fra qualche anno Santa Teresa potrebbe diventare [il] modello.

La prima inziativa ha già una sua identità e forte delle collaborazioni strette con la popolazione, con i commercianti,  con alcuni birrifici artigianali e le più prestigiose cantine galluresi il successo è annunciato.

Toppo ottimismo?! Chi può dirlo! Probabilmente sono influenzato dalle imminenti festività natalizie (in fin dei conti mancano solo nove mesi a Natale), ma avvertire un’ atmosfera tanto gaudiosa in un  consiglio comunale popolato da ragazzi sorridenti e propositivi rilascia degli enzimi che influenzano positivamente l’emotività; enzimi generosamente contenuti nei prodotti tipici che i visitatori avranno modo di apprezzare, diventanto loro stessi belli e sorridenti.

Si parte il 1mo e il 2 maggio. Ragazzi, in  bocca al lupo!

p.s. Andrea Cossu è un bel ragazzo.