Interpretando le reazioni alla nascente riforma costituzionale, ancora una volta, la sinistra sembra trascurare il celebre motto di Gibson, secondo cui prima di dare del fascista a qualcuno, sarebbe doveroso accertarsi che questi non sia solo un coglione.

Un indice trascurato dal giornalista di Repubblica Matteo Pucciarelli, capace con la ricamata sua inchiesta di garantire visibilità, successo editoriale e dignità parlamentare a sconosciuti questuanti.

Esaltata da un episodico riscontro elettorale, la sinistra persevera nell’inveterato richiamo al fascismo, che ha finora prodotto l’effetto di elevare al rango di luminari esimi scorreggioni che, in condizioni normali, mai avrebbero trovato ospitalità in un ambiente sobrio.

Se non si comprende che l’ostentata disumanità, l’indole fascista, il razzismo, siano materie elettoralmente convenienti, da maneggiare con giudizio, prepariamoci nei prossimi anni a celebrare nuovi fenomeni, nuove caricature, nuove esibizioni.

Non ultimo il fatto del deputato Crippa, anch’egli germinato nella fucina di talenti leghista, che ha dichiarato di giudicare più grave e oltraggioso il canto partigiano Bella Ciao che la furba esaltazione della X Flottiglia Mas.

Se da un verso è legittimo dare notizia della dichiarazione, quantomeno per puntare un lume sull’analfabetismo del deputato, diventa dall’altro autolesionista costruirci un romanzo attorno.

Mai scordare di Gibson.

  1. Mia nonna diceva: perché bisticciare per un pallone, non possono dargliene uno a ciuscuno?

  2. Ogni volta che mi sento. In colpa per.unz menzogna.

  3. Un partigiano come Presidente, forse il popolo non se l’è meritato…ma nemmeno Toto Cuttugno.

L’ardua scemenza

Il famoso porto di Madrid, il mar Mediterraneo in Russia, i tunnel chiusi che funzionano con il trasporto tridimensionale, il falso allunaggio, le sirene, i chip sotto pelle, i condizionatori generatori di Pil; e poi ancora Mr Ping e il dittatore Pino Chet, Giuda scambiato con Barabba, Dio che creò la terra in tre giorni.…

Neraneve

Ha suscitato forte indignazione, nelle ultime ore, l’allusione verosimilmente rivolta al Presidente del Consiglio dall’Ingegner Roberto Salis, padre di Ilaria. Una definizione che – anche se nelle intenzioni indirizzata al Capo del Governo – non dovrebbe tuttavia indignare, essendo meno volgare dell’epiteto da Lei adottato, presentandosi, nel saluto al Presidente della Regione Campania. Un espediente…

Avanti tutti!

Per quanto poco partecipate – in Italia ha votato appena la metà degli aventi diritto -, non sono state elezioni banali. Se la Francia si affretta a ristrutturare l’arco parlamentare, se Germania e Austria dovranno studiare possibili coabitazioni con l’estrema destra, se il Belgio piange lacrime amare, in Italia l’esito elettorale può così sintetizzarsi: L’affermazione…

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